Il miracolo della ghianda
Barbieri Rossella, Boraschi Francesca, Leonardi Marta, Montelli Camilla, Ruggeri Filippo. (Classe 5A scuola Primaria "Anna Frank" di Borgotaro)
Una bella mattina d’estate un picchio selvatico andò a trovare i suoi tre amici in un bosco: un topo, uno scoiattolo e un puledro. In questo bosco però, abitava una strega cattiva ed orrenda. Aveva il naso aquilino, un brufolo gigante sopra il mento, pelle squamosa, capelli grigi e unti. Per questi motivi nessuno voleva stare con lei, tranne i quattro amici, che le volevano bene e la volevano come loro amica. Un giorno la strega stava preparando una pozione per diventare più bella, perché questo era il suo desiderio più grande. La pozione conteneva: zampe di rospo, occhi di lucertola e cuore di pipistrello. Il puledro però, preoccupato che la pozione potesse farle male, andò dallo scoiattolo e gli disse di andare a prendere una delle ghiande magiche nel suo rifugio. Lo scoiattolo corse più veloce della luce e arrivò in un batter d’occhio con la ghianda. Questo la lanciò al topo che, intrufolandosi di nascosto nella caverna della strega, fece scivolare di nascosto la ghianda magica dentro la pozione della strega. La strega che non si accorse di nulla e bevve il magico intruglio. Così, grazie alla ghianda magica, essa diventò la strega più dolce del mondo! Uscì dalla caverna e andò a giocare felice con i suoi quattro amici senza più preoccuparsi del suo aspetto esteriore. Dal quel momento divennero inseparabili.