La formichina che sapeva cantare
Raffaella Munno
Tanto tempo fa, in un piccolo guscio di noce, abitava una formichina di nome Pimpi.
Ogni giorno, la formichina inventava canzoncine per passare il tempo in modo divertente e spensierato.
Era proprio brava, aveva una voce dolcissima, tanto da suscitare invidia e gelosia da parte dei calabroni che a tutte le ore tenevano prove di canto per partecipare al concorso dell’anno che coinvolgeva tantissimi artisti da ogni parte del mondo.
La formica purtroppo non poteva partecipare perché era povera e non aveva abbastanza vermicelli per recarsi a Musicandia dove da tempo si svolgevano le selezioni per i giovani talenti musicali.
“Se solo avessi il modo per arrivarci” pensò, “ma Uccellallo (bestiola trasportatrice) vuole vermicelli che io non ho, noi siamo poveri e mangiamo solo mollichine di pane, è un lusso per noi permetterci a tavola dei vermicelli, figuriamoci averne tanti per arrivare lì!”.
Scoraggiata si incamminò verso la piazza canticchiando:
“Un giorno lo sòòò
famosa saròòòò
e tanti amici avròòòò…”
Da lontano una vocina richiamò la sua attenzione “Ehi tu…!”
“Dici a me..?” rispose la formichina,
“Si si dico a te”
“Ma chi sei?” domandò incuriosita.
“Come chi sono? Sono Uccellallo l'uccellino trasportatore”.
“Ciao Uccellallo, a dire il vero è la prima volta che ti vedo. Io non viaggio mai…forse per questo!”
“Si si lo so…perché non hai vermicelli … a dire il vero, non mi piacciono proprio.
“Ah no!?” disse la formichina, “ e allora perché vuoi vermicelli per trasportarci fino a Musicandia?”
“Ma perché non ho altro da chiedere. Tutti gli uccellini vogliono i vermicelli allora li desidero anche io”.
E la formichina: “Ma sai che sei proprio scemotto allora… e che ne fai di tutti i vermicelli che ti danno?”
“Li regalo” rispose l’uccellino e poi aggiunse:
“Vuoi arrivare a Musicandia? Ti ci porto lo stesso.In cambio voglio semplicemente la tua amicizia”.
La formichina contentissima balzò in groppa ad Uccellallo che prima la accompagnò a casa a preparare la borsettina per il viaggio, e poi insieme volarono verso Musicandia.
Arrivarono in 4000000 battiti di ali quando Uccellallo disse:
“ok io ora devo andare dai calabroni … tu aspetta qui che poi ti riaccompagno a casa”.
La formica si riparò sotto una fogliolina di insalata e aspettò impaziente.
Intanto i calabroni che avevano spiato la formica sapevano già della sua amicizia con Uccellallo, difatti quando quest’ultimo li fece montare in groppa per accompagnarli a Musicandia inveirono con tono minaccioso:
“Stupido uccello amico di una formica piccola e stonata, lei non vincerà mai il concorso, noi siamo molto più bravi, tutti diplomati all'accademia musicale di Insettolandia con il massimo dei voti!”.
Uccellallo allora rispose:
“Se siete così bravi perché la temete? La spiate e sparlate di lei? Solo gli insicuri spiano gli altri per paura di non essere all’altezza”.
“Ma che dici sciocco! Sei solo uno stupido uccellaccio! Ed ora forza accompagnaci a Musicandia”.
All’ uccellino istintivamente venne voglia di buttarli giù tutti insieme. Ma poi pensò che non era cosa giusta affrontarli con cattiveria, meglio ragionare d'astuzia.
L’astuzia migliore sapete quale fu bambini miei?
-non agire in alcun modo!-
Uccellallo conosceva le qualità della sua piccola amica, e nel corso del tempo aveva capito che il talento, la dolcezza e, l’umiltà vengono prima o poi riconosciute e premiate.
E così fu!
La formichina non solo passò il concorso, ma lo vinse!
I calabroni rimasero senza passaggio e non bastarono 400 vermicelli per convincere Uccellallo a riaccompagnarli a casa.
Lui aveva ormai trovato qualcosa che valeva di più dei vermicelli: l'amicizia!
Non temete mai competizione
e il tempo prima o poi vi darà ragione
e se con il cuore sempre agirete
nessuna gara mai perderete.