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FIABE


Chi la fa l’aspetti
Andrea Coletto

Domenico, un bambino di otto anni era solito fare tante marachelle. Una mattina scese in cucina, quando ancora tutti al piano superiore dormivano e si mise a strillare:
“Al ladro, al ladro”.
I genitori e la sua sorellina corsero giù spaventati e quando Domenico li vide si fece una gran risata.
I suoi lo sgridarono tantissimo, ma al bambino non importava, perché si era molto divertito.
Il pomeriggio mentre suo padre innaffiava i fiori, Domenico si mise a gridare:
“Un serpente, un serpente”.
A suo padre per lo spavento sfuggì la canna dell’acqua di mano e questa danzando come se fosse davvero un serpente, lo bagnò tutto, mentre Domenico si sbellicava dalle risate.
I suoi genitori ancora lo sgridarono, ma lui non li stava a sentire.
La sera mentre la mamma lavava i piatti Domenico grido:
“Hai un ragno sulla spalla, hai un ragno sulla spalla” .
Per il terrore alla mamma cadde un piatto per terra, che si infranse in mille pezzi.
Domenico venne nuovamente sgridato dai suoi genitori , ma la ramanzina gli entrava da un orecchio e gli usciva dall’altro.
Di notte mentre era sprofondato in un bel sogno, venne svegliato di soprassalto da un terribile mostro che era saltato sopra il suo letto e che gridava:
“Ti mangio, ti mangio”.
Domenico preso dal panico lanciò un urlo fortissimo, che si sentì per tutto il vicinato. Poi sua sorella scese dal suo letto, accese la luce e togliendosi la maschera da mostro che aveva comprato per Halloween, si mise a ridere a pieni polmoni additandolo.
“Chi la fa l’aspetti”, gli disse.
Per tutta la nottata i vicini vennero a bussare alla porta chiedendo cosa fosse accaduto e i suoi genitori dissero loro che Domenico aveva strillato nel sonno perché aveva avuto un brutto incubo, come un bambino piccolo. La cosa lo mortificò e gli fece capire la lezione più di qualsiasi ramanzina. Da quel giorno si comportò sempre bene.


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